La Belle Chocolatière - The Chocolate Girl 1743-44 detail - Pastello su pergamena cm. 82,5 x 52,5
Eseguito a Vienna verso la fine del 1744 0 l'inizio del 1745, fu venduto da Liotard al conte Algarotti a Venezia il 3 febbraio 1745, per la collezione del re di Polonia al costo di 120 zecchini.
Nel suo diario l’Algarotti notava in data 3 febbraio 1745: "p. al Signor Liotard per un quadro a pastello di stoubmench 120 zecchini = L. 2640".
Oltre ad una dozzina di incisioni, de “La bella cioccolataia” esiste una versione modellata in porcellana di Sassonia.
Il quadro figura nel catalogo della Galleria di Dresda dal 1765.
Nel suo diario l’Algarotti notava in data 3 febbraio 1745: "p. al Signor Liotard per un quadro a pastello di stoubmench 120 zecchini = L. 2640".
Oltre ad una dozzina di incisioni, de “La bella cioccolataia” esiste una versione modellata in porcellana di Sassonia.
Il quadro figura nel catalogo della Galleria di Dresda dal 1765.
La Belle Chocolatière - The Chocolate Girl 1743-44 detail
La bella cioccolataia è una delle opere più conosciute di Jean-Étienne Liotard.Si pensa che sia il presunto ritratto della giovane Baldauf che sembra aver sposato il conte Dretrichstein o Lichtenstein.
Al tempo di Liotard ebbe un enorme successo benché l'artista non lo tenesse in gran conto, lo chiamava "ritratto di cameriera o camerista" e non lo nominò mai né nelle sue lettere, né nel “Traité des principles et des règles de la peinture”.
I suoi contemporanei lo consideravano il più bel pastello che si fosse mai visto.
Fu molto copiato e la pubblicità si impadronì del soggetto.
Nella collezione del museo di Ginevra è conservato un disegno proveniente dalla collezione Tilanus di Amsterdam, a penna e bistro su carta bianca, con lo stesso tema.
Probabilmente fu usato dall'artista per ricalcare i contorni della composizione su pergamena, su cui sono identificabili le tracce dello spolvero.
Lo stile di Liotard è sobrio e incisivo; l'immagine è ferma, lo spazio inesistente, poco profondo, la luce è diffusa senza chiaroscuri, se non a volte sotto forma di un riflesso profilato.
Le figure di Liotard si impongono grazie alla fermezza delle forme ed alla pulizia dei colori.
Il suo penetrante realismo è sempre guidato da un garbo discreto, mai niente di equivoco e banale; a volte, a furia di attenersi drasticamente al reale, può apparire quasi spietato.
I pastelli di Liotard non mirano né all'esecuzione brillante, né al colore trattenuto, né alla varietà delle pose e delle ambientazioni che sono tipici dei francesi.
Lo stile misurato ed esatto di Liotard si avvicina, anche se non si può parlare di scambi diretti, a quello di artisti come Duplessis e Lépicié in Francia; Knapton, Ramsay e Zoffany in Inghilterra.
Come lo stesso artista scriverà, per lui è essenziale la precisione del disegno, la grazia, il finito ed il levigato; si scaglia con straordinaria violenza contro il tratteggio e quelli che chiama i tocchi.
Nel suo trattato dice che "la prima fra le qualità del pittore è di mettere grazia in tutto quello che fa."
Le Petit Déjeuner - The breakfast, 1754
Versione al Museo Nazionale di Varsavia di Liotard è La Prima Colazione - Le Petit Déjeuner - The breakfast, 1754
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